Itinerario Archeo/Naturalistico Strada del Nitracco
Nei pressi del centro storico di Chia, frazione di Soriano nel Cimino si trova un sito archeologico di eccezionale interesse, in una bellissima passeggiata consigliata a chi ama l’indagine e la ricognizione delle testimonianze storiche del nostro territorio.
Un percorso Archeo Naturalistico per conoscere un’oasi naturale utilizzato in epoca preistorica, poi dagli Etruschi, in seguito dai Romani, successivamente da comunità monastiche nell’Alto Medioevo e infine dai pastori e dagli abitanti stessi di Chia fino agli anni ’80.
Dopo, a seguito di un graduale e progressivo abbandono, il luogo per anni è caduto nell’oblio ed è stato del tutto dimenticato.
Oggi, grazie a soprattutto grazie all’impegno del signor Quinto Chiacchierarelli di Archeotuscia e dei volontari di Chia, si è svolto un attento lavoro di ripulitura del sito, togliendo esclusivamente rovi, sterpaglie e piante infestanti facendo riemergere un interessante complesso di muri perimetrali, dighe e chiuse utilizzate per irrigare gli orti circostanti.
Molto interessanti sono soprattutto i resti di complessi abitativi rupestri e imponenti muri costituiti da imponenti massi megalitici poligonali incisi e intagliati, in parte arrecanti incisioni di epoca tardoantica e cristiana, che conservano grotte utilizzate come grange, cenobi e romitori.
La base della cultura rupestre era costituita sia da motivazioni economiche che da ragioni di sicurezza. Infatti, a causa della lontananza di queste comunità, impiantate nei centri rupestri, dai grandi centri abitati, sono state, nel corso dei secoli, i luoghi preferiti per le rappresaglie e le incursioni nemiche.
Oggi una parte del complesso è stata riportata alla luce per essere fruita da tutti gli interessati, ma un’altra grande sezione, oggi offuscata dai rovi, verrà indagata e resa visibile.
Qui sono stati ricognizzati altri elementi strutturali molto dettagliati che fungono da veri indizi per la ricostruzione della residenza storica in questo luogo magico.
Nell‘ambito dei lavori di ”Realizzazione di un percorso storico culturale con recupero di un complesso rupestre”, è emerso un nucleo abitativo residenziale e sacro che conserva una prima cinta muraria di sommità con blocchi di peperino a struttura poligonale, ancora ben visibile, e che racchiude un articolato insediamento urbanistico abitativo molto complesso.
Probabilmente dai saggi effettuati forse sono presenti i resti delle mura perimetrali di una piccola pieve ed un complesso sistema di incanalamento e di raccolta dell‘acqua piovana e dei piccoli torrenti che nticamente si venivano a creare sulle pietre.
Il luogo conserva una considerevole varietà di piante tipiche della foresta mediterranea, infatti la
flora comprende, nel bosco, alto fusti come il Carpino bianco, la Roverella, il Cerro, l’Ontano, il Leccio; nel sottobosco della macchia mediterranea piante quali il Sorbo dell’uccellatore, il Ciavardello, l’Orniello, l’Acero minore, l’Acero campestre, La Rosa canina, il Pungitopo, il Caprifoglio, il Nespolo, il Corniolo, la Barretta da prete, il Sambuco, il Nocciolo, il Biancospino, il Lentisco, la Ginestra.
La fauna comprende invece i carnivori come la Volpe, il Tasso, la Faina, la Donnola, la Martora; tra gli erbivori qui vivono il Cinghiale, lo Scoiattolo, l’Istrice, il Riccio, l’Arvicola. Gli animali acquatici che si trovano sono la Rana rossa, il Gambero di fiume, il Vairone. Gli uccelli sono il Rigogolo, il Merlo, l’Upupa, la Ghiandaia, la Tortora, il Picchio rosso maggiore, la Taccola e tra i rapaci, la Poiana, il Gheppio, la Civetta, il Gufo. I rettili che si possono trovare sono il Biacco, il Cervone e il Saettone (il serpente più lungo d’Europa).
Buona passeggiata!